Hermaphrodities

Richard Hawkins, Hermaphrodities

Richard Hawkins, Hermaphrodities

I miei interessi sono nati da una ricerca sulle sculture classiche che presentano ambiguità sessuale, partendo dagli ovvi esempi delle due copie romane della scultura greca dell’Ermafrodita dormiente, conservati alla Galleria Borghese di Roma e al Louvre di Parigi.
Perlomeno nell’epoca Vittoriana e moderna, le sculture erotiche erano esposte con discrezione o addirittura nascoste. Ne è una dimostrazione la collocazione presso la Galleria Borghese: gli attributi più femminili dell’Ermafrodita sono in evidenza, mentre il resto del corpo è rivolto verso il muro. La scultura al Louvre, invece, è disposta in modo tale che lo sguardo dello spettatore si diriga prima verso la parte posteriore e solo dopo verso la parte anteriore, rendendola forse l’unica opera classica il cui retro rappresenta il davanti e il davanti il retro. Trovo che questo abbia una relazione intrigante e quasi allegorica sia con l’ambiguità sessuale, sia con la tridimensionalità.
Le opere realizzate ad Albisola applicano queste dinamiche a una serie di piccole sculture che, nelle mie intenzioni, dovrebbero esibire un rapporto complicato e anomalo tra la parte anteriore e la corrispondente, ma conflittuale, parte posteriore.

Richard Hawkins

Hermaphrodities di Richard Hawkins è stato prodotto ad Albisola nel 2006 in occasione della III Biennale di Ceramica nell'Arte Contemporanea.




Tiziana Casapietra e Richard Hawkins, Sculture indisciplinate e senza compromessi