Composition bleue, jaune, blanche

Bertrand Lavier, Composition bleue, jaune, blanche

Esplorando i limiti della ceramica

In una intervista, Bertrand Lavier ha dichiarato di considerare la ceramica una materia capace di trasformare quasi ogni cosa in “un impasto”. Perciò, per sperimentare i limiti di quel materiale, ha deciso di realizzare in ceramica un modello in scala 1:1 di un campo da basket, con quella sua forma rigorosamente geometrica e i colori brillanti. Nel basket, ogni città ha i suoi colori: così Lavier ha cominciato col rosso e bianco di Dallas (in un pezzo realizzato nel 1986 per la galleria Gibson di New York), e poi, tra le altre città, con Chicago e Cincinnati. Secondo le sue stesse parole, il suo progetto mira alla “trasformazione di una pura idea in un fragile sucre glace”.
In questa considerazione, ma anche nel meditato gioco con differenti dettagli, si trovano i tratti comuni al progetto di Lavier e a quello dell’urbanista Yona Friedman, che ad Albisola ha tradotto in ceramica alcuni schemi urbani.

Hans-Ulrich Obrist

Bertrand Lavier, Composition bleue, jaune, blanche. “Indisciplinata”, Pinacoteca Civica, Savona, 2006

Bertrand Lavier, Composition bleue, jaune, blanche. “Indisciplinata”, Pinacoteca Civica, Savona, 2006

Composition bleue, jaune, blanche di Bertand Lavier è stato prototipato nel 2003 ad Albisola (Italia) in occasione della II Biennale di Ceramica nell'Arte Contemporanea.