Una seconda vita

Paolo Ulian, Una seconda vita

Paolo Ulian, Una seconda vita

Si getta tutto, anche quando basterebbe una banale riparazione. Senza porsi il dubbio se un oggetto possa esserci ancora utile, magari solo in parte, o se possa diventare la fonte di nuove opportunità pur avendo perso la sua funzione originaria. Vorrei che questo progetto conducesse a queste riflessioni. Per questo ho immaginato un centrotavola caratterizzato da un tratteggio di piccoli fori passanti che, oltre ad assumere una valenza decorativa, in caso di rottura consentono di recuperare alcune parti dell’oggetto. Il tratteggio delinea una serie di forme ellittiche che, in un eventuale incidente, potrebbero salvarsi e svincolarsi dal contesto, acquisendo l’autonomia di piccole ciotole. La rottura accidentale si trasforma così da evento negativo a evento generatore di stimoli e realtà nuovi.

Paolo Ulian

Paolo Ulian, Una seconda vita. “Handmade in Albisola”, la Triennale, Milan Design Week 2007

Paolo Ulian, Una seconda vita. “Past/Future”, Carlton Hotel Baglioni , Milan Design Week 2013

Una seconda vita di Paolo Ulian è stato prototipato nel 2006 ad Albisola (Italia) in occasione della III Biennale di Ceramica nell'Arte Contemporanea ed è stato presentato nell'ambito dell' esposizione itinerante “The New Italian Design” La Triennale, Milano, 2007; Italian Institut of Culture-Ambassy of Italy in Spain, 2008; Santralistanbul Main Gallery, Istanbul, 2011; Beijing Industrial Design Center, Pechino; Taiwan Craft Research and Developement Institute, Nantou (Taiwan), 2012; Alhondiga, Bilbao, 2013; Cannery Galleries, Academy of Art University, San Francisco, 2013.
Una seconda vita è stato anche presentato in occasione delle esposizioni “Handmade in Albisola”, La Triennale, Milan Design Week 2007; “Tavole meravigliose”, Fiera di Milano, Milan Design Week, 2008; “Paolo Ulian 1999-2009”, Docva, Milan Design Week 2009; “Paolo Ulian. Tra gioco e discarica”, Triennale Design Museum, Milano, 2010; “Il Senso delle cose”, F65, Marina di Carrara, 2010; “Italian Genius Now”, Santander Cultural, Porto Alegre (Brasile), 2012; “Past/Future”, Carlton Hotel Baglioni, Milan Design Week, 2013.

Emersi

Paolo Ulian, Emersi  1, 2

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Nella piccola ma abbondante serie di vasi Emersi di Paolo Ulian, dall'apparenza estetizzante, ciò che più interessa è il processo produttivo. Infatti, tali vasi sono stati costruiti per sovrapposizione di strati di terre pigmentate che l'autore ha fatto riemergere con differenti strumenti da lavoro come le carte abrasive, le lame di taglierino, le spazzole metalliche, i coltelli da cucina, i seghetti da ferro, le lamette da barba, le spugne leviganti, vari tipi di pietre, spazzolini da denti, attrezzi da calzolaio, mole elettriche e spatole per modellare l'argilla.
L'apparente interesse estetizzante è l'effetto di forti e a volte violenti graffi, spellature, incisioni, strappi e abrasioni delle superfici ceramiche trattate con strumenti abitualmente in uso in altri mestieri e che qui attraverso un improprio corpo a corpo con le terre stratificate danno luogo a inedite decorazioni dei vasi.

Paolo Ulian, Emersi. “Cambiare il mondo con un vaso di fiori”, Fondazione Remotti-Città di Camogli, 2010-2011

Paolo Ulian, Emersi. “Cambiar el mundo con un vaso de flores”, Istituto Italiano di Cultura di Madrid-Ambasciata d'Italia in Spagna, 2010

Paolo Ulian, Emersi. “Ospiti inaspettati”, Casa Museo Boschi Di Stefano, Milan Design Week 2010

Paolo Ulian, Emersi. “Paolo Ulian. Tra gioco e discarica”, Triennale Design Museum, Milano, 2010

Paolo Ulian, Emersi. “Paolo Ulian 1990-2009”, Docva, Milan Design Week 2009

I vasi Emersi di Paolo Ulian sono stati prototipati ad Albisola (Italia) in occasione dell'esposizione itinerante “Cambiare il mondo con un vaso di fiori”, Mudac-Museo di design e arti applicate contemporanee, Losanna, 2011; Fondazione Pierluigi e Natalina Remotti di Camogli, 2010-2011; Istituto Italiano di Cultura di Madrid, 2010.
I vasi Emersi sono stati anche presentati nelle esposizioni “Paolo Ulian 199-2009, Docva, Milan Design Week 2009; “Ospiti inaspettati”, MuseoBagatti Valsecchi, Milan Design Week 2010; “Tra gioco e discarica”, Triennale Design Museum, Milano, 2010.

Vaso Rosae

Paolo Ulian, Vaso Rosae  1

Paolo Ulian, Vaso Rosae

Paolo Ulian, Vaso Rosae  2

Paolo Ulian, Vaso Rosae

Nei Vasi Rosae, Paolo Ulian arrotola su stessi dei fogli di terracotta che seguono il disegno di una spirale per dividere il vaso in vari comparti. La terracotta rossa e ruvida miniaturizza la monumentale tradizione scultorea minimalista per fare spazio su un tavolo qualunque a un piccolo e virtuoso vaso che contiene in sé anche la lezione delle avanguardie

Paolo Ulian, Vaso Rosae. “Di vaso in fiore”, Museo Poldi Pezzoli, Milan Design Week 2011

Paolo Ulian, Vaso Rosae. “Cambiare il mondo con un vaso di fiori”, Fondazione Remotti-Città di Camogli, 2010-2011

Paolo Ulian, Vaso Rosae. “Paolo Ulian 1999-2009”, Docva, Milan Design Week 2009

Il Vaso Rosae di Paolo Ulian è stato prototipato nel 2010 ad Albisola (Italia) in occasione dell'esposizione itinerante “Cambiare il mondo con un vaso di fiori”, Mudac-Museo di design e arti applicate contemporanee, Losanna, 2011; Fondazione Pierluigi e Natalina Remotti di Camogli, 2010-2011; Istituto Italiano di Cultura di Madrid, 2010.
Il Vaso Rosae è stato anche presentato in occasione delle esposizioni “Paolo Ulian 1999-2009”, Docva, Milan Design Week 2009; “Paolo Ulian. Tra gioco e discarica”, Triennale Design Museum, Milano, 2010; “Il Senso delle cose”, F65, Marina di Carrara, 2010; “Italian Genius Now”, Santander Cultural, Porto Alegre (Brasile), 2012.