La ceramica nella formazione professionale e nell’educazione scolastica


Il grande dramma e pericoloso rischio dei nostri giorni è riscontrabile in un lento ed inesorabile perdersi, nella vorticosa spirale dell’economia e del progresso tecnologico, di quell’originario legame tra la comunità ed il proprio territorio, e le proprie tradizioni, specie quelle culturali.
Tale perdita genera e alimenta una generalizzata incoscienza della ricchezza e del valore di quel patrimonio storico ed artistico in nostro possesso, che si concretizza in un inesorabile disfacimento e depauperamento di ciò che è giunto sino a noi.
La necessità di ricomporre quell’importantissimo legame tra la comunità e la propria terra, demandata in massima parte alle istituzioni, con in testa le amministrazioni pubbliche e la scuola, stimola a recuperare quegli elementi che più caratterizzano la cultura di una comunità e di un territorio.
L’occasione di poter pensare ad un potenziamento, culturale, turistico e conseguentemente economico, del territorio savonese, prendendo spunto dalla riqualifica da un elemento locale caratterizzante come la ceramica, apre indubbiamente ulteriori possibilità di crescita anche per quegli operatori già attivi nel settore culturale e per quanti si accingeranno a esserlo, come i giovani.
La proposta, qui contenuta, è quella di fornire, in primis, utili contributi a quanti già assiduamente operano nel settore amministrativo dei beni culturali della provincia di Savona, nell’intenzione ultima di arricchire la professionalità degli stessi, attraverso corsi, seminari, convegni, stage e quant’altro permetta di chiarire buona parte delle sempre nuove problematiche che emergono in relazione al quotidiano lavoro.
Nell’intento di integrare tradizione e realtà contemporanea, anche produttiva, una particolare attenzione verrà prestata ai giovani, per i quali si proporranno corsi propedeutici e stage di formazione, utili non solo alla conoscenza e valorizzazione della ceramica, ma anche ad una pragmatica apertura al mondo del lavoro.
Pertanto, il considerare la ceramica, storicamente così importante per la tradizione savonese, come oggetto per lo sviluppo dello stesso territorio, potrebbero creare, ristudiandone le potenzialità in relazione ai flussi della contemporaneità, nuove opportunità e benefici, con la finalità principale di una proficua integrazione nel mondo del nuovo mercato del lavoro.
Una fondamentale premessa sarà costitutita, per un corretto processo di formazione rivolto agli operatori professionisti che opereranno sul territorio, dalla conoscenza della storia della ceramica, sia a livello internazionale ed europeo che italiano, nonché l’evoluzione della medesima ceramica in chiave locale, in un sopralluogo non virtuale, presso le collezioni presenti sul territorio.
Nell’ottica di un’ulteriore ed appropriata conoscenza del tema e per tutte quelle fasi che conducono alla realizzazione del manufatto finito, sarà importante procedere partendo dall’analisi del materiale e della sua diversa tipologia di lavorazione.
Saranno indagate, inoltre, le tecniche di lavorazione, i tempi, la fase preventiva di progettazione, le radici e gli sviluppi dei diversi apparati decorativi, i diversi tipi di utilizzo, i tipi di commercializzazione nella storia e i canali di distribuzione, in una comparazione con le medesime realtà artistiche italiane ed europee e in una prospettiva, non solo teorica, di incontro con la realtà produttiva del territorio.
In una parentesi a sé, ma che utilmente contribuirà alla formazione di ciascuno, sarà illustrato, in maniera quanto mai duttile ma rispettosa, il regime di tutela dei beni culturali italiano, e necessariamente anche europeo, visto e considerato la generalizzata scarsa conoscenza del medesimo sistema legislativo, che sempre più ormai alimenta l’inesorabile dispersione dei nostri importanti beni culturali e storico-artistici.
Sul tema della tutela, oltre alla possibilità di interloquire con esperti in materia, come i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, sarà legato un corso di formazione sulla catalogazione dei beni culturali e su tutte quelle materie correlate che vanno dalla storia dell’arte, alla fotografia e all’informatica, applicate ai beni culturali.
Nel solco dei tempi, sarà anche importante analizzare e comprendere altri tre importanti aspetti: l’evoluzione del mercato, la promozione della ceramica e l’utilizzo delle nuove tecnologie.
In una più attenta analisi del rapporto fra tradizione e mercato, il progetto formativo considererà diverse ore dedicate all’analisi e alle potenzialità del mercato della ceramica e dei sistemi produttivi ad esso correlati, ai principi del marketing e alla loro applicazione, alla comunicazione e alla produzione e alle loro tecniche.
In riferimento alla promozione della ceramica sarà fondamentale anche conoscere e comprendere ciò che a livello internazionale, europeo, italiano e locale si è fatto e si sta facendo, in una comparazione tra le potenzialità presenti sul territorio e i progetti nazionali ed esteri che hanno avuto successo.
Si proporrà, pertanto, una linea di formazione che terrà conto di quelli che sono i principi cardine della comunicazione: dalla grafica alla fotografia, dall’informatica all’editoria, dalla progettazione e allestimento di eventi culturali al lavoro di recepimento fondi, dalla museologia alle tecniche di promozione.
Infine, verrà dato anche un considerevole spazio all’informatica e alle sue applicazioni in relazione allo sviluppo artistico e lavorativo della ceramica: dalla costruzione grafica del design alla promozione, alla costruzioni di reti tra medesime istituzioni culturali gravitanti attorno alla ceramica.
La considerazione di diverse ore di stage, presso aziende, laboratori, amministrazioni o enti privati consenzienti, permetterebbe il consolidare ulteriormente, oltre che il processo formativo dei partecipanti, anche un più stringente legame col territorio e le sue realtà produttive.
Una futuribile programmazione di corsi formativi, realizzati da esperti docenti, sarà indubbiamente da concepirsi in base ai diversi indirizzi di studio e scolarità, per i quali saranno considerati una serie di insegnamenti, i cui esiti prevedranno una concreta utilità, tenendo conto del mondo del lavoro e della sue richieste.
I medesimi corsi, per gli studenti, in accordo con le Direzioni Didattiche, potrebbero essere anche considerati utili per compensare i crediti formativi.

Si propone la realizzazione di sette diversi livelli di corso, indirizzati agli operatori del settore culturale della Pubblica Amministrazione; ai laureati; agli studenti universitari; agli studenti delle scuole superiori, medie ed elementari e, infine, ai disabili.

• Primo livello:
sarà specificatamente indirizzato, come detto, a quanti già operano nel settore amministrativo relativo ai beni culturali del territorio provinciale savonese, in un orizzonte di approfondimento della già esperta professionalità e di un aggiornamento su quei temi relativi che sempre velocemente si evolvono attorno al mondo culturale.

• Secondo livello:
sarà rivolto a laureati in Lettere, Conservazione dei Beni Culturali, Architettura, Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo, Accademia di Belle Arti, Economia aziendale (settore gestione beni culturali), Scienza della Comunicazione, con la finalità di aprire orizzonti lavorativi concreti all’interno del settore culturale.

• Terzo livello:
mirerà agli studenti dei corsi universitari, in una proposta di orientamento alle possibilità di sviluppo lavorativo nel medesimo settore.

• Quarto livello:
sarà ripartito a seconda dei diversi indirizzi scolastici (classico,  scientifico, linguistico, artistico, turistico alberghiero) in differenti percorsi educativi.

• Quinto livello:
si rivolgerà a quelli delle scuole medie.

• Sesto livello:
sarà indirizzato ai giovani delle scuole elementari.

• Settimo livello:
è rivolto al mondo dei disabili, per cui sono stati considerati in maniera attenta dei laboratori, in cui i partecipanti verranno seguiti e coordinati contemporaneamente da educatori e operatori del settore ceramico.

Inoltre, verranno considerati, oltre a stage e laboratori, anche la programmazione e l’organizzazione di cicli di seminari e convegni, i cui relatori, nazionali ed esteri, rintracciati tra i maggiori esperti del settore nei diversi indirizzi che la ceramica contiene in sé, contribuiranno oltre che fare il punto sulla situazione, anche a suggerire attraverso la propria esperienza nuovi sviluppi, confronti, riflessioni, dibattiti e temi di discussione: elementi sempre fondamentali per ampliare orizzonti conoscitivi e costruire nuove sfide.

Livello 1
La Pubblica Amministrazione e le nuove integrazioni professionali.
L’interazione tra Pubblica Amministrazione e territorio, richiama necessariamente i propri operatori a continui aggiornamenti su tutte quelle modalità operative e novità tecniche, scientifiche e gestionali che costituiscono l’organizzazione, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali.
Il momento di aggiornamento dei medesimi operatori è certamente indispensabile nell’ottica di un’acquisizione di nuove metodologie utili ai diversi settori di competenza e di intervento.
Fondamentale sarà l’incontro e l’integrazione fra le competenze dei vari soggetti responsabili della Pubblica Amministrazione e la professionalità di esperti e professionisti nel settore dei beni culturali, con il fine ultimo di creare un forum dei beni culturali, nel quale vengano, analizzate, scambiate e comunicati conoscenze, spunti ed esperienze, in un’ottica di ottimizzazione del lavoro e di arricchimento delle professionalità.
Presupposto fondamentale sarà, innanzitutto, la conoscenza di tutta quella normativa che costituisce la tutela del patrimonio culturale nazionale (Testo Unico e normativa collegata) e le problematiche relative alla conservazione dei beni storico-artistici.
Il fine del corso è quello di fornire nuovi strumenti gestionali al manager dell’impresa culturale in considerazione dell’odierno contesto sociale e culturale caratterizzato da trasformazioni politiche-istituzionali e tecniche.
Al manager culturale è, infatti, oggi richiesto di accrescere le proprie competenze strategiche, di pianificazione, di analisi, e relazionali in risposta ad un mercato sempre più dinamico e flessibile.
Il corso più specificatamente proporrà:
• inquadramento normativo, in considerazione della riforma “federalista” e dei rapporti tra Regioni, Province e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali;
• il delineamento degli standard di gestione dei musei e dei beni culturali (status giuridico e mission, le risorse umane, le risorse finanziarie e il budget, le strutture e la sicurezza, la gestione e cura delle collezioni, i servizi al pubblico);
• la pianificazione e la misurazione dei risultati (indicatori di prestazione, questionari di autovalutazione, benchmarking);
• l’analisi del marketing e della comunicazione per le attività culturali (introduzione al marketing e alla comunicazione del museo, mercato e pubblici di riferimento, comunicazione e marketing: obiettivi e strumenti, il piano di comunicazione, le nuove tecnologie);
• le sponsorizzazioni culturali (impresa e beni culturali: un rapporto produttivo, benchmarking nazionale e internazionale, i sistemi museali e la costruzione di networking);
• la disciplina fiscale nel settore delle attività culturali (i requisiti soggettivi del gestore delle attività culturali: definizione di ente non commerciale; la disciplina fiscale dell'ente non commerciale, l'intervento del legislatore nella disciplina fiscale dei finanziamenti al settore delle attività culturali, la sponsorizzazione);
• il regime delle erogazioni liberali (la disciplina delle erogazioni liberali effettuate dalle persone fisiche e dalle imprese, il tratta-mento fiscale dei contributi, le altre forme di finanziamento).

Durante il corso gli esperti del settore analizzeranno gli scenari, gli aspetti legislativi, i nuovi standard di gestione e misurazione dei risultati dei musei e la loro applicazione pratica.
Inoltre, verranno affrontate le strategie di marketing e comunicazione, di networking e le nuove tecnologie, nonché tutte le ultime novità fiscali. Case history significative illustreranno in pratica l’applicazione dei nuovi modelli organizzativi.
Non sarà dimenticata la normativa europea ed internazionale, indagandone tempi, strutture, modalità organizzative, problematiche connesse, con un’attenzione particolare alla ceramica.
A ulteriore contributo sul tema e in relazione al crescente e nuovissimo fenomeno del furto di ceramiche e dell’esportazione illecita dal nostro paese, sarà interessante stabilire degli incontri con i referenti del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale della Liguria, che contribuiranno a completare il quadro sulla situazione giuridica e di tutela, e a fornire indicazioni utili e precisi suggerimenti su come affrontare – pragmaticamente – il problema della salvaguardia dei beni culturali.
Verranno analizzati i diversi e possibili sistemi di prevenzione, sia per quelle proprietà di competenza pubblica, che per i beni culturali di proprietà ecclesiastica e privata, a partire da quelli istituzionali (legislazione, catalogazione, etc.), sino a quelli tecnici (impiantistica allarmi, informatizzazione dati, fotografia dell’opera d’arte, etc.), quelli innovativi (marcatura delle opere d’arte, software di schedatura, etc.) e quelli derivanti dal buon senso e dalle regole basilari per una corretta conservazione non solo della ceramica, ma dei beni culturali in genere.
Spazio rilevante sarà dato alla comunicazione, al marketing, all’informatica applicata ai beni culturali, alle tecniche di divulgazione e promozione del medesimo patrimonio storico-artistico e culturale, con un’attenzione particolare al territorio savonese e alla ceramica.

Anche la fotografia, le tecniche di conservazione ed esposizione dei bene culturali saranno importante cardine di arricchimento professionale, su cui è impostato il presente progetto formativo.
Non si potrà, pertanto, prescindere in un’ottica lungimirante di formazione degli operatori del settore culturale, dall’approfondimento di tutte quelle nozioni e conoscenze che caratterizzano le fondamenta di un piano culturale mirato alla conoscenza del territorio savonese.
L’approfondimento di quelle tematiche che contraddistinguono la storia della ceramica internazionale, europea e italiana, permetterà, se considerato come tappa iniziale, un corretto approccio con quello che è stato lo sviluppo della tradizione culturale e storico-artistica del territorio savonese.
L’indagine relativa alla secolare storia della ceramica si dovrà, necessariamente, evolvere e approfondire, oltre che ad una più specifica e mirata ricerca sulla ceramica savonese, anche e soprattutto su quelli che sono le contingenze ed esigenze dei tempi, quali la conoscenza capillare del patrimonio medesimo, attraverso la catalogazione, la fruibilità dello stesso, attraverso l’evento culturale temporaneo, l’allestimento a tempo indeterminato dei luoghi deputati alla cultura, o la costruzione editoriale dei testi divulgativi.
La sinergia tra una puntuale conoscenza culturale del patrimonio della ceramica, le modalità di proposte e studio divulgativo dello stesso, e una quanto ormai indispensabile sapienza gestionale, potranno certamente generare un nuovo punto di riferimento culturale che permetterebbe l’incontro tra territorio ed imprenditoria culturale, tra offerta e potenziamento dei servizi e arricchita accoglienza turistica.

Inoltre, l’approfondimento di temi, come il marketing e le tecniche di comunicazione dei beni culturali, il management gestionale museale e l’informatica applicata ai beni culturali, si rivelerebbero quali utili supporti a tutte quelle attività correlate alla organizzazione delle attività culturali del territorio.

Livello 2
Percorso formativo post-laurea
Considerata la richiesta sempre più specializzata di professionalità, imposta dal mercato del lavoro, non è raro che molti neo-laureati si ritrovino a doversi brutalmente scontrare con la concretezza del medesimo mondo lavorativo e con le sue leggi, senza un’adeguata conoscenza di quegli strumenti professionali implicitamente richiesti, ma che il mondo universitario non può certamente fornire se non solo teorizzare.

Un corso di formazione per Manager dei Beni Culturali nel distretto della ceramica del Savonese deve ricercare la sua specificità nel riflettere il contesto locale, la sua storica cultura materiale rappresentata dalla ceramica, e dovrebbe offrire, certamente, in un attento approfondimento tecnico, scientifico, i criteri e le specificità professionali atte alla conoscenza dei sistemi di conservazione e valorizzazione dei beni culturali e, in primis, della ceramica.
Il corso più specificatamente propone:
• un inquadramento normativo, in considerazione della riforma “federalista” e dei rapporti tra Regioni, Province e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali;
• il delineamento degli standard di gestione dei musei e dei beni culturali (status giuridico e mission, le risorse umane, le risorse finanziarie e il budget, le strutture e la sicurezza, la gestione e cura delle collezioni, i servizi al pubblico);
• la pianificazione e la misurazione dei risultati (indicatori di prestazione, questionari di autovalutazione, benchmarking);
• l’analisi del marketing e della comunicazione per le attivita’ culturali (introduzione al marketing e alla comunicazione del museo, mercato e pubblici di riferimento, comunicazione e marketing: obiettivi e strumenti, il piano di comunicazione, le nuove tecnologie);
• le sponsorizzazioni culturali (impresa e beni culturali: un rapporto produttivo, benchmarking nazionale e internazionale, i sistemi museali e la costruzione di networking);
• la disciplina fiscale nel settore delle attività culturali (i requisiti soggettivi del gestore delle attività culturali: definizione di ente non commerciale; la disciplina fiscale dell'ente non commerciale, l'intervento del legislatore nella disciplina fiscale dei finanzia-menti al settore delle attività culturali, la sponsorizzazione);
• il regime delle erogazioni liberali (la disciplina delle erogazioni liberali effettuate dalle persone fisiche e dalle imprese, il trattamento fiscale dei contributi, le altre forme di finanziamento).

Il fine ultimo e i benefici saranno quelli di formare professionisti che, insieme alla conoscenza della ceramica e delle sue diverse sfaccettature, posseggano anche qualificate competenze sulla storia, sull’arte e sulle tecniche di promozione e conservazione dei beni culturali, che sappiano operare sul territorio e al di fuori di esso, interagendo con enti pubblici e privati, nella gestione e valorizzazione del patrimonio culturale locale, con una preparazione specifica su informatica, tecniche di comunicazione, principi di conservazione e restauro dei beni culturali, costruzioni di testi per l’editoria e la multimedialità, fondamenti del marketing e loro utilizzo nel mercato della cultura, costruzione e promozione di eventi, gestione di siti culturali.
Il soggetto che verrà determinato dal presente corso di formazione sarà dotato di tutti quei nuovi strumenti gestionali utili al manager dell’impresa culturale per poter determinare strategie, pianificazione, analisi e relazionali con un mercato culturale sempre più in progress e diversificato.
Il corso di formazione, che sarà rivolto a laureati in Lettere, Conservazione dei Beni Culturali, Architettura, Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo, Accademia di Belle Arti, Economia aziendale (settore gestione beni culturali), Scienza della Comunicazione, prevede anche degli stage in aziende e siti culturali, nazionali ed esteri, per un ulteriore incontro di approfondimento dei temi teorici svolti a lezione.
Uno degli scopi principali del medesimo corso di formazione, è quello di permettere ai propri iscritti di diventare essi stessi fondamento per il territorio grazie alla ricercata conoscenza del medesimo e degli strumenti più idonei per gestirlo, conservarlo e valorizzarlo, in un confronto con le altre realtà italiane e internazionali.
Inoltre, l’opportunità di essere ospitati per un periodo in una delle città della ceramica, nazionali o estere, o presso la sede di un ente accreditato tra quelli che operano per la conoscenza e valorizzazione della ceramica, favorirebbe un’ottimale approccio per la comprensione dei diversi dinamismi culturali, delle strutture e delle iniziative, apportando un’utile miglioramento della propria esperienza, in uno spunto di reinvestimento della stessa all’interno del proprio territorio.
I possibili sbocchi professionali sul mercato del lavoro dei partecipanti a un corso di formazione per Manager dei Beni Culturali trovano conferma in un significativo progetto-pilota avviato nel 1996 dall’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, su impulso del  Direttore, Fernando De Filippi.

L’Accademia di Brera organizza annualmente un Master universitario di 1 livello per n. 15 lureati/e disoccupati/e, in “Organizzazione e comunicazione delle arti visive” per cui è richiesto il diploma di laurea in Belle Arti, Architettura, Beni Culturali, Lettere moderne a indirizzo artistico.
Il corso di formazione promosso annualmente dall’Accademia di Brera fornisce ai partecipanti gli strumenti operativi e di conoscenza teorico-pratica indispensabili per la gestione di una struttura pubblica o privata che si occupi di arte contemporanea. In particolare si occupa di definire una figura con preparazione specifica, ma sufficientemente elastica, che possa gestire la comunicazione e l’organizzazione di materiale artistico relativo all’arte contemporanea, nell’ambito delle diverse strutture preposte a questi compiti: musei, case editrici, biblioteche e videoteche specializzate, gallerie private, assessorati alla cultura di enti locali, case d’asta, website d’arte etc.
Questo corso di formazione può essere considerato un modello a cui riferisi in ragione dei suoi collaudati e solidi legami con il mondo del lavoro, attestati dagli sbocchi professionali di cui beneficiano i 15  laureati/disoccupati che annualmente, a fine corso, hanno modo di inserirsi, inizialmente tramite stage e poi attraverso contratti di lavoro, in istituzioni e imprese del mondo dell’arte operanti in ambito nazionale.
Il corso di formazione per Manager dei beni Culturali, qui proposto nel contesto del distretto della Ceramica, verrà pubblicizzato a tutti i più importanti enti nazionali ed esteri che si occupano di cultura, beni culturali e ceramica, a partire dai ministeri per i Beni e le Attività Culturali, dell’Istruzione, Università e Ricerca Scientifica, del Lavoro e Politiche Sociali, delle Attività Produttive e degli Affari Regionali.
Si informeranno, inoltre, anche gli assessorati competenti in materia di formazione e beni culturali di ciascuna delle 20 regioni e 103 province italiane.
Inoltre, il medesimo corso di formazione verrà promosso presso tutti quegli enti culturali interessati all’arte della ceramica, a partire dall’AICC, l’Associazione italiana delle città della ceramica e a tutte quelle realtà culturali nazionali gravitanti attorno al medesimo tema come i musei, i centri d’arte contemporanea e gli istituti di cultura stranieri.
Verrà segnalata l’attivazione del corso di formazione anche all’estero, dapprima in quei paesi facenti parte della comunità europea, attraverso quei ministeri con competenza formativa e di tutela e valorizzazione dei beni culturali. Quindi a tutti gli enti esteri interessati al tema specifico della ceramica e della formazione sui beni culturali.
Non verrà certamente dimenticata neanche una segnalazione ai quei siti extra-europei di fama internazionale, preposti alla cultura della ceramica.
I modi di trasmissione e pubblicità del corso di formazione saranno a mezzo stampa, attraverso il supporto di internet e mediante la stampa di un logo specifico e un manifesto che delinei puntualmente finalità, tempi e modi di svolgimento dell’iniziativa.

Breve premessa ai livelli successivi
Per ciascun livello di corso di formazione sviluppato da questo punto in poi, si propone la realizzazione di una verifica, definibile “pilota”, su una classe di ogni indirizzo scolastico considerato, per saggiarne - ulteriormente - validità e utilità, ai fini di una migliore e proficua interazione tra amministrazione pubblica e soggetti proponenti.

Livello 3
Percorso formativo per universitari
E’ previsto anche per quegli studenti che ancora frequentano l’università, un corso di introduzione alla conoscenza del patrimonio ceramico del savonese e del medesimo territorio.
Il fine principale è quello di orientare iscritti e laureandi in Lettere, Conservazione dei Beni Culturali, Architettura, Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo, Accademia di Belle Arti, Economia aziendale (settore gestione beni culturali), Scienza della Comunicazione, verso quello che è il settore della gestione dei beni culturali, e per meglio introdurre i potenziali futuri operatori a quelle che sono le problematiche, ma anche le conoscenze necessarie per intraprendere un’attività nel campo medesimo.

La stringente necessità di rapportarsi alla vita concreta e al mondo del lavoro, favorirà una serie di insegnamenti che presenteranno peculiarità di carattere tecnico, e pertanto rispendibili in professionalità specifiche.
L’indagine sulla storia della ceramica sarà circoscritta e, comunque, relazionata con quelli che sono i modelli di valorizzazione della medesima e individuabili nella conoscenza dei processi di gestione che la riguardano, come la valorizzazione attraverso gli strumenti editoriali, multimediali ed informatici, comunicativi e turistici.
Legati ai processi di gestione saranno da considerare anche le nozioni di marketing culturale, di management, di museografia e museo-tecnica, di conservazione e restauro, di catalogazione dei beni culturali

Livello 4
Percorso educativo per le scuole medie superiori
La finalità, per cui si propone un percorso educativo e formativo incentrato sulla conoscenza della ceramica nel savonese, sono da ricercarsi in una naturale esigenza, da parte della società del medesimo territorio, di infondere nelle nuove generazioni quei principi fondamentali culturali di riconoscimento d’identità e, insieme, permettere che vengano introdotte ai temi della conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio culturale locale.
Pertanto, così non si estingue anche l’interesse da parte delle medesime istituzioni a stimolare i giovani nel reinvestirsi e integrarsi maggiormente nel territorio, in previsione di sviluppi, oltre che culturali, anche economico-produttivi.

Le diverse proposte di insegnamenti, in considerazione dei diversi indirizzi di studio, contempleranno sempre la conoscenza del tessuto storico-artistico locale, la legislazione dei beni culturali, le conoscenze tecniche del manufatto in ceramica.
A seconda del tipo di percorso scolastico (classico, scientifico, linguistico, artistico, turistico-alberghiero o tecnico) verranno privilegiate quelle materie che meglio si configurano con la tipologia di studio.
Ecco che, mentre per gli indirizzi umanistici saranno previsti insegnamenti mirati a raffinare le conoscenze di promozione, comunicazione e di programmazione di eventi culturali, per gli indirizzi tecnici si prospetteranno momenti di formazione relativi ai sistemi informatici, di progettazione, di conservazione.
• a. Liceo classico
La necessità di sposare la passione per la cultura umanistica con le esigenze del mondo lavorativo contemporaneo è indubbiamente il quesito principale di tutti quegli studenti che provengono da un indirizzo come quello classico.
La possibilità di poter ritrovare sul proprio territorio una potenzialità di sviluppo lavorativo, senza necessariamente accantonare i difficili studi di taglio culturale compiuti, è indubbiamente una delle mete primarie con cui si costruisce il presente corso di formazione, teso ad armonizzare temi strettamente culturali con le richieste del panorama lavorativo.
Per l’indirizzo classico fondamentale sarà l’acquisizione di quelle nozioni relative: alla storia della ceramica italiana, europea ed internazionale, alla legislazione dei beni culturali, alle tecniche di promozione e al marketing, alla progettazione ed organizzazione di eventi culturali e di testi editoriali.
• b. Liceo scientifico
La vocazione tecnica ed empirica dell’indirizzo scientifico determinerà un corso di formazione certamente più attento alle nuove tecnologie e agli sviluppi che le stesse stanno avendo all’interno dell’ambito lavorativo attuale.
La finalità del corso è quella di contribuire, attraverso le lezioni proposte, all’ampliamento della conoscenza di quegli argomenti più tecnici, talvolta non affrontati nei programmi scolastici ministeriali, che possano raffinare ulteriormente future professionalità, soddisfacendo le esigenze di mercato.
La conoscenza dei materiali, delle tecniche e dei tempi della ceramica, il disegno e la progettazione, anche informatica, la conservazione e il restauro della ceramica, l’architettura e l’allestimento museale, la multimedialità, saranno tutti insegnamenti che completeranno la formazione degli studenti del medesimo indirizzo.
• c. Liceo linguistico
L’apertura al mondo e la formazione culturale e tecnica, elementi cardine dell’indirizzo scolastico linguistico, richiedono incessanti aggiornamenti e l’acquisizione di una sempre più qualificata professionalità, fatta oltre che di padronanze linguistiche, anche da un agile inserimento nella realtà lavorativa del territorio.
Ciò che caratterizza, e privilegia, l’indirizzo linguistico è, indubbiamente, il tipo di formazione che ricevono gli studenti, la cui connotazione è l’estrema apertura verso il mondo e la contingente potenzialità comunicativa.
Legare a questi presupposti formativi altri come: le tecniche di promozione della ceramica, la commercializzazione della stessa, i principi di marketing e comunicazione, la progettazione ed organizzazione di eventi culturali, premetterebbe di sviluppare nuove potenzialità future per il territorio savonese.
• d. Liceo artistico
Il corso educativo sulla ceramica, qui proposto al liceo artistico, ha come finalità principale, non solo di raffinare, grazie alle numerose ore di stage previste in laboratorio, quei futuri operatori nel settore della progettazione artistica, ma anche di reiterare il corso di una tradizione sulla scia delle tecnologie moderne. Le nozioni relative alla realizzazione dei manufatti in ceramica, le tecniche di restauro e conservazione, la progettazione e il disegno, anche informatico, avrebbero come esito, assolutamente positivo, la formazione di futuri operatori che reiterano sul territorio una tradizione consolidata, in una integrazione realista con le esigenze dei tempi e della società.
• e. Scuole a indirizzo turistico e alberghiero
L’importante vocazione turistica del territorio e l’antica tradizione di ospitalità alberghiera della costa savonese, in un sempre miglior incontro tra la domanda e offerta, ha formato attraverso le proprie scuole operatori esperti e competenti.

La finalità di questo corso è quella di integrare e approfondire, con nuove esperienze teoriche e con stage all’interno di manifatture locali, la conoscenza di uno degli elementi caratterizzanti la cultura del territorio, appunto la ceramica, in un’ottica di promozione della stessa all’interno dei prodotti tipici locali.
E’ indubbio che, la conoscenza della storia dell’arte e della ceramica savonese, delle tecniche di promozione, marketing e comunicazione, della progettazione e organizzazione di eventi, dell’informatica applicata ai beni culturali, e delle tradizioni eno-gastronomiche, folkloristiche e culturali del territorio, sarebbe fondamentale punto di partenza per un reinvestimento ulteriore sulle potenzialità turistiche del territorio savonese.

Livello 5
Percorso educativo per le scuole medie
Il corso prevedrà delle ore di carattere teorico e altre di laboratorio, per le quali si segnalano o manifatture locali o la Scuola di Ceramica di Albissola Superiore, purchè disposte, con propri operatori, a collaborare al programma didattico con gli insegnanti istituzionali e quelli dei corsi. La possibilità di svolgere dei laboratori, da condurre in una manifattura locale (o nella sede della Scuola di Ceramica di Albissola Superiore) permetterà di introdurre le nuove generazione a quelli che sono gli elementi di prima cottura e di manipolazione della creta, il trattamento del biscotto, le caratteristiche tecniche degli smalti e degli ingobbi, la preparazione dello smalto e dei colori, la smaltatura del biscotto, il trattamento di rifinitura dell’oggetto smaltato, le tecniche di decorazione della ceramica, lo spolvero, l’impressione, la pittura a mano libera, la cristallizzazione, le tecniche di cottura, le tipologie dei forni, le temperature.

Livello 6
Percorso educativo per le scuole elementari
ìL’iter educativo nei primi tempi della scolarità, che è indubbiamente il periodo di maggior assorbimento di quegli input provenienti dal mondo circostante, avrebbe in un incontro con la ceramica e con la sua manipolazione, certamente, un utile spunto per comprendere la creatività e l’espressività plastica degli scolari, avvicinandoli sin da piccoli, oltre che alla tradizione del proprio territorio, anche alla cultura della manualità e dell’arte, in una sorta di imprinting culturale che prometta sviluppi futuri di sostegno alla continuità di una tradizione assolutamente savonese.

Livello 7
Percorso educativo per disabili: l’arte-terapia come risorsa nella riabilitazione psico-sociale.
Relativamente a questo livello di corso, bisogna premettere che verranno considerati i diversi tipi di handicap, fisici o mentali, dei soggetti a cui sarà proposto il presente corso di formazione, con un’attenzione alle diverse esigenze che i soggetti interessati avranno.

Gli obiettivi generali del corso sono il recupero e il mantenimento delle abilità manuali, l’apprendimento delle metodologie e delle tecniche specifiche, l’acquisizione e il potenziamento dell’autonomia personale, l’acquisizione e il potenziamento delle competenze comunicative e relazionali.
Le modalità di svolgimento del corso contempleranno interventi individuali e/o di gruppo, in quei laboratori di ceramica che daranno disponibilità di spazi, strumentazione e operatori, utili al raggiungimento dello scopo prefissato.

Le lezioni, che mirano alle attività pratiche, hanno il fine di offrire una buona padronanza delle tecniche artistiche e manuali relative all’”espressione” ceramica, e necessariamente dovranno prevedere un’attività parallela di sostegno da parte degli educatori che accompagneranno i disabili.



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